Metalyse: trattamento trombolitico dell'infarto miocardico
Il Tenecteplase ( Metalyse ) trova indicazione nel trattamento trombolitico dell'infarto miocardico sospetto con persistente elevazione del tratto ST o recente blocco di branca sinistra entro 6 ore dall'insorgenza dei sintomi dell'IMA.
Il Tenecteplase è un attivatore ricombinante del plasminogeno fibrinospecifico, che si lega alla componente fibrinolitica del trombo, e converte selettivamente il plasminogeno legato al trombo in plasmina, che a sua volta degrada la matrice di fibrina del trombo.
Gli studi clinici hanno mostrato che Metylase , sommininistrato come singolo bolo endovenoso, è efficace in maniera dose-dipendente nel dissolvere il coagulo del sangue nell'arteria correlata all'infarto nei pazienti con IMA in corso.
Lo studio ASSENT II , compiuto su circa 17.000 pazienti, ha mostrato che il Tenecteplase è terapeuticamente equivalente all'Alteplase nel ridurre la mortalità ( 6,2% per entrambi i trattamenti a 30 giorni, limite superiore del 95% CI per il rapporto di rischio relativo di 1,124 ) e che l'utilizzo di Tenecteplase è associato ad un'incidenza significativamente minore di sanguinamenti non intracranici ( 26,4% versus 28,9% , p = 0,003 ).
Gli effetti indesiderati più comuni sono le emorragie di grado superficiale nel luogo dell'iniezione.
Inoltre , come tutti i farmaci trombolitici, sono stati riportati i seguenti effetti indesiderati cardiovascolari: ipotensione , disturbi del battito e del ritmo cardiaco, angina pectoris. Possono comparire nausea e vomito.
( Xagena 2002 )