Anticorpi monoclonali anti-EGFR: Cetuximab


Erbitux è una soluzione incolore da somministrare tramite fleboclisi, che contiene il principio attivo Cetuximab.
Erbitux può essere usato assieme ad un altro farmaco antitumorale, l’Irinotecan, nei pazienti con tumore metastatico del colon-retto, se la terapia precedente a base di Irinotecan ( Campto, Camptosar ) non ha avuto successo. È indicato esclusivamente per i tumori del colon-retto che esprimono l’EGFR, ossia per un particolare tipo di tumore che produce i recettori del fattore di crescita epidermica.

Erbitux è inoltre indicato in associazione alla radioterapia per il trattamento dei pazienti con tumore alla testa e al collo localmente avanzato. In particolare è indicato per i carcinomi a cellule squamose, ovvero tumori che colpiscono le cellule del tessuto che riveste la bocca e la gola oppure altri organi, come la laringe.

Prima della somministrazione di Erbitux il paziente deve assumere un antistaminico per evitare eventuali reazioni allergiche.
Erbitux va somministrato una volta alla settimana. La prima fleboclisi contiene una dose maggiore ( 400 mg/m2 di superficie corporea ) e dura più a lungo ( 2 ore ) rispetto alle infusioni successive ( 250 mg/m2 nell’arco di un’ora ). La soluzione va filtrata durante la somministrazione al paziente.

Nei pazienti con tumore del colon-retto il trattamento va proseguito per il tempo necessario, in base alla risposta individuale.
Nei pazienti con tumore alla testa e al collo, il trattamento con Erbitux deve iniziare una settimana prima dell’inizio della radioterapia e va proseguito fino al termine della radioterapia.

Il principio attivo di Erbitux è il Cetuximab, un anticorpo monoclonale, realizzato per riconoscere una struttura specifica ( antigene ) presente su alcune cellule e legarsi ad esso.
Il Cetuximab è stato studiato per legarsi al recettore del fattore di crescita epidermica ( EGFR ), che appunto è presente sulla superficie di alcune cellule tumorali. Una volta avvenuto il legame, la cellula.tumorale non può più ricevere i messaggi necessari per crescere, progredire e diffondersi ( metastasi ).
E’ noto che la maggior parte dei tumori del testa-collo, e tra il 79 e l’89% dei tumori colorettali esprimono EGFR, ossia presentano il recettore sulla superficie delle cellule.

Gli effetti di Erbitux sono stati inizialmente testati su modelli sperimentali prima di passare allo studio sull’uomo.
L’efficacia di Erbitux nel trattamento del tumore metastatico del colon e del retto è stata studiata su 329 pazienti, precedentemente sottoposti senza successo a chemioterapia a base di Irinotecan.
Lo studio ha misurato l’effetto prodotto aggiungendo Erbitux al trattamento con Irinotecan oppure passando ad un trattamento esclusivamente a base di Erbitux.
Per i casi di tumore del testa-collo, lo studio sull’efficacia di Erbitux aggiunto alla radioterapia ha coinvolto 424 pazienti. Tutti gli studi hanno esaminato la progressione della malattia ed il tasso di sopravvivenza.

Per quanto riguarda il tumore del colon-retto, 50 pazienti su 218 ( ossia il 22,9% ) trattati con Erbitux in aggiunta alla terapia con Irinotecan hanno risposto positivamente. Tra i pazienti trattati solo con Erbitux, la percentuale è risultata del 10,8%. Relativamente alla progressione della malattia, Erbitux è risultato più efficace se usato assieme all’Irinotecan rispetto all’uso da solo, tuttavia non si sono osservati effetti analoghi sulla sopravvivenza complessiva.

Per quanto riguarda il tumore del testa-collo si è notato che, aggiungendo Erbitux alla radioterapia, aumenta il tempo alla progressione della malattia ( 24,4 mesi rispetto ai 14,9 mesi dei pazienti trattati solo con radioterapia ).
La sopravvivenza è risultata maggiore quando le due terapie erano combinate rispetto alla sola radioterapia ( sopravvivenza media di 49 mesi contro i 29,3 mesi dei pazienti trattati solo con radioterapia).

Gli effetti collaterali più comuni associati a Erbitux, ovvero osservati in più di un paziente su 10, sono reazioni alla fleboclisi ( in genere reazioni allergiche come febbre, brividi, nausea, vomito, mal di testa, capogiri ), reazioni cutanee ( eruzioni ), dispnea e valori elevati degli enzimi epatici. L’eruzione cutanea si verifica nell’80% dei pazienti.

Erbitux non va usato nei pazienti fortemente allergici al Cetuximab.
Sono possibili gravi reazioni durante la fleboclisi di Erbitux, per cui in questa fase il paziente va tenuto sotto stretta osservazione. ( Xagena_2007 )

Fonte: EMEA, 2007



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