Antibiotico Vibativ nel trattamento della polmonite nosocomiale, compresa polmonite associata a ventilazione causata da Staphylococcus aureus resistente alla Meticillina


La Commissione europea ha concesso l'autorizzazione alla commercializzazione di Vibativ ( Telavancina ), a seguito del parere positivo del Comitato scientifico dell’EMA ( European Medicines Agency ).

Vibativ è un agente antibatterico lipoglicopeptidico iniettabile, ad azione battericida, che viene somministrato una volta al giorno; è dotato di un duplice meccanismo d'azione contro i batteri gram-positivi, tra cui agenti patogeni resistenti, come Staphylococcus aureus resistente alla Meticillina ( MRSA ).

L'autorizzazione alla commercializzazione di Vibativ da parte della Commissione Europea è stato concesso per il trattamento di adulti con polmonite nosocomiale, compresa polmonite associata a ventilazione, nota o sospettata di essere causata da MRSA, quando altre alternative terapeutiche non sono adatte.

Vibativ è approvato negli Stati Uniti e in Canada per il trattamento di pazienti adulti con infezioni complicate della cute o della sua struttura ( cSSSI ) causate da isolati sensibili ai seguenti microrganismi gram-positivi: Staphylococcus aureus ( compresi isolati meticillino-sensibili e isolati resistenti ) , Streptococcus pyogenes, Streptococcus agalactiae, gruppo Streptococcus anginosus ( comprendente S. anginosus, S. intermedius e S. constellatus ) ed Enterococcus faecalis ( solo isolati Vancomicina-sensibili ).

Vibativ non è stato approvato per il trattamento dei pazienti con polmonite nosocomiale negli Stati Uniti e in Canada o infezioni complicate della cute e dei tessuti molli in Europa.

I pazienti con polmonite nosocomiale causata da batteri Gram-positivi sono stati arruolati nel programma ATTAIN, che comprende ATTAIN I e ATTAIN II, due studi clinici multicentrici, in doppio cieco, randomizzati di fase 3, in cui sono stati arruolati 1.503 pazienti, trattati con Telavancina 10 mg/kg per via endovenosa una volta al giorno oppure con Vancomicina 1 g per via endovenosa ogni 12 ore ( i protocolli hanno permesso il modificare il dosaggio della Vancomicina sulla base di specifiche lineeguida ).
Per i pazienti con infezioni polimicrobiche sospette o accertate che hanno coinvolto Gram-negativi e/o batteri anaerobici in aggiunta ai Gram-positivi era permesso l’utilizzo di Aztreonam e dell’associazione Piperacillina e Tazobactam.
L'obiettivo degli studi era la non inferiorità di Telavancina nei confronti di Vancomicina nel tasso di guarigione clinica al termine della cura. La guarigione clinica si basava sul giudizio del medico e sulla risoluzione dei segni e sintomi clinici di polmonite nosocomiale.
In entrambi gli studi, la Telavancina ha raggiunto l'obiettivo di non inferiorità rispetto alla Vancomicina.

Informazioni sulla sicurezza

Rischio fetale - Le donne in età fertile devono sottoporsi a un test di gravidanza prima della somministrazione di Vibativ. Deve essere evitato l'uso di Vibativ durante la gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la paziente superi il potenziale rischio per il feto. Gli esiti avversi riguardanti lo sviluppo osservati in tre specie animali a dosi clinicamente rilevanti hanno fatto sorgere timori circa possibili esiti avversi sullo sviluppo umano. Le donne in età fertile, se non già in stato di gravidanza, devono utilizzare un contraccettivo efficace durante il trattamento con Vibativ.

Nefrotossicità - Nuova insorgenza o peggioramento di insufficienza renale si sono verificati in pazienti che hanno ricevuto Vibativ. C’è una maggiore probabilità che gli eventi avversi renali si verifichino in pazienti con co-morbidità basali note per predisporre i pazienti a disfunzione renale e nei pazienti che hanno ricevuto contemporaneamente farmaci noti per influenzare la funzione renale. E’ opportuno monitorare la funzione renale in tutti i pazienti trattati con Vibativ prima, durante, e alla fine della terapia. Nel caso di peggioramento della funzione renale, deve essere valutata l’opportunità di continuare il trattamento con Vibativ o di iniziare una terapia con un farmaco alternativo. I tassi di guarigione clinica nei pazienti trattati con Telavancina sono risultati più bassi nei pazienti con valori basali di clearance della creatinina ( CrCl ) uguali a 50 ml/min rispetto a quelli con clearance della creatinina superiore a 50 ml/min.

Uso geriatrico - La Telavancina è sostanzialmente escreta dai reni, e il rischio di reazioni avverse possono essere maggiori nei pazienti con compromissione della funzionalità renale. Poiché i pazienti anziani hanno maggiore probabilità di avere una funzionalità renale ridotta, occorre prestare attenzione nella scelta del dosaggio in questo gruppo di età.

Reazioni correlate all’infusione - Vibativ è un agente antibatterico lipoglicopeptidico e deve essere somministrato in un periodo di 60 minuti per ridurre il rischio di reazioni correlate all'infusione. La rapida infusione endovenosa degli agenti antimicrobici glicopeptidici può causare reazioni simili alla sindrome dell’uomo rosso tra cui: vampate di calore della parte superiore del corpo, orticaria, prurito, o rash.

Diarrea associata a Clostridium difficile - La diarrea associata a Clostridium difficile ( CDAD ) è stata segnalata con quasi tutti gli antibatterici e la gravità può variare da diarrea lieve a colite ad esito fatale. La CDAD deve essere considerata in tutti i pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di antibiotici.

Sviluppo di batteri resistenti ai farmaci - E’ improbabile che Vibativ in assenza di un’infezione batterica accertata o fortemente sospettata, fornisca un beneficio per il paziente, anzi può aumentare il rischio di sviluppo di batteri resistenti ai farmaci. Come con altri antibatterici, l'uso di Vibativ può dar luogo alla proliferazione di organismi non sensibili, inclusi i funghi.

Prolungamento del QTc - Deve essere usata cautela nel prescrivere Vibativ a pazienti trattati con farmaci che prolungano l'intervallo QT. In uno studio condotto su volontari sani, Vibativ ha prolungato l'intervallo QTc. L'uso di Vibativ deve essere evitato nei pazienti con sindrome congenita del QT lungo, prolungamento noto dell'intervallo QTc, insufficienza cardiaca scompensata o grave ipertrofia ventricolare sinistra.

Interferenze con il test di coagulazione - Vibativ non interferisce con la coagulazione, ma può interferire con alcuni test utilizzati per monitorare la coagulazione come il tempo di protrombina, INR, tempo di tromboplastina parziale attivata, tempo di coagulazione attivata, e i test di coagulazione basati sul fattore Xa.

Reazioni avverse - Le reazioni avverse più comuni ( pari al 10% dei pazienti trattati con Vibativ ) osservate negli studi clinici di fase 3 riguardanti cSSSI sono state: disturbi del gusto, nausea, vomito e urine spumose. Negli studi clinici di fase 3 su cSSSI, eventi avversi gravi sono stati riportati nel 7% dei pazienti trattati con Vibativ e più comunemente includevano: eventi renali, respiratori, o eventi cardiaci. Gravi eventi avversi sono stati riportati nel 5% dei pazienti trattati con Vancomicina, e più comunemente comprendevano: eventi cardiaci, respiratori, o infettivi. ( Xagena_2011 )

Fonte: Astellas, 2011



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