Farmaci antiepilettici: effetti negativi sull’umore
I barbiturici, Vigabatrin ( Sabril ) ed il Topiramato ( Topamax ) sono associati ad un’incidenza superiore del 10% o più nei pazienti con propensione a manifestare sintomi depressivi, rispetto agli altri farmaci antiepilettici.
I dati sulla Zonisamide (Zonegran ) sono scarsi, ma sembra che l’incidenza dei cambiamenti d’umore sia del 7% tra i pazienti trattati con alti dosaggi del farmaco.
Tuttavia nella maggioranza dei casi l’uso dei farmaci antiepilettici in monoterapia, e a bassi dosaggi, può ridurre in modo significativo il presentarsi dei disturbi dell’umore.
La Tiagabina ( Gabitril ), il Levetiracetam ( Keppra ) e il Felbamato ( Taloxa ) presentano un rischio intermedio, con prevalenza di depressione del 4% o più bassa.
La Fenitoina ( Dintoina ), Etosuccimide ( Zarontin ), Carbamazepina ( Tegretol ), Oxcarbazepina ( Tolep ), Gabapentin ( Neurontin ), Valproato di Sodio ( Depakin ), Pregabalin ( Lyrica ) e Lamotrigina ( Lamictal ) sono tutti associati a basso rischio di depressione ( < 1% ), ed alcuni di questi farmaci antiepilettici appaiono avere un effetto positivo sull’umore.
I farmaci antiepilettici possono influenzare negativamente l’umore ed il comportamento mediante differenti meccanismi: potenziamento della neurotrasmissione GABA, deficienza di folato, interazioni farmacodinamiche con altri farmaci antiepilettici nei regimi politerapici.
Soggetti con storia personale o familiare di depressione dovrebbero essere attentamente seguiti dopo l’inizio della terapia con un farmaco antiepilettico, specialmente se sono presenti anomalie strutturali del cervello, come sclerosi ippocampale. ( Xagena_2007 )
Mula M, Sander JW, Drug Saf 2007; 30: 555-567
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XagenaFarmaci_2007