L’FDA ha approvato Altabax nel trattamento topico dell’impetigine
L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’antibatterico Altabax per il trattamento topico dell’impetigine dovuta a ceppi sensibili di Staphylococcus aureus o Streptococcus pyogenes, i due più comuni tipi di batteri in questo tipo di infezioni.
Altabax, il cui principio attivo è Retapamulina, appartiene ad una nuova classe di antibatterici, le pleuromutiline.
La Retapamulina agisce legandosi ad un sito della subunità 50S del ribosoma batterico, inibendo la sintesi proteica.
Altabax è impiegato 2 volte al giorno per 5 giorni nei pazienti con 9 mesi di età, o superiore.
L’impetigine è un’infezione superficiale della cute molto contagiosa ed è molto comune tra i neonati ed i bambini di età compresa tra 2 e 6 anni.
I bambini sono particolarmente suscettibili alle infezioni a causa del loro sistema immunitario immaturo.
La decisione dell’FDA è stata presa dopo aver esaminato i dati di fase III.
Uno studio ha arruolato 210 adulti e bambini affetti da impetigine, di cui 139 hanno ricevuto Altabax per somministrazione topica.
I batteri più comunemente riscontrati in questa popolazione sono stati lo Staphylococcus aureus e lo Streptpcoccus pyogenes.
Dopo 5 giorni di trattamento, la percentuale di successo clinico, definito come risposta dell’impetigine al termine della terapia senza ulteriore trattamento antibatterico, è risultata maggiore nel gruppo Altabax ( 85,6% ) rispetto al gruppo placebo.
È stata osservata una percentuale di successo microbiologico maggiore nel gruppo Altabax ( 91,2% ), rispetto al gruppo placebo ( 50,9% ).
Il più comune evento avverso associato a Retapamulina è l’irritazione al sito dell’applicazione che si presenta in meno del 2% dei pazienti.
Per ridurre lo sviluppo di batteri farmaco-resistenti e mantenere l’efficacia di Altabax e di altri farmaci antibatterici, il prodotto deve essere impiegato solo per trattare o prevenire le infezioni che sono provate o altamente sospettate essere causate da batteri. ( Xagena_2007 )
Fonte:
1) GSK, 2007
2) FDA, 2007
Link: MedicinaNews.it
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XagenaFarmaci_2007