Leucemia mieloide cronica Ph+ : avvertenze speciali e precauzioni di impiego di Nilotinib


Nilotinib ( Tasigna ) è un potente inibitore dell’attività della tirosin-chinasi Abl dell’oncoproteina Bcr-Abl, che trova indicazione nel trattamento di pazienti adulti con leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo di nuova diagnosi in fase cronica.

Mielosoppressione

Il trattamento con Nilotinib è associato a trombocitopenia, neutropenia e anemia ( di grado 3-4 secondo i Criteri Comuni di Tossicità del National Cancer Institute, NCI ). La conta ematica completa deve essere effettuata ogni due settimane per i primi 2 mesi e successivamente mensilmente, o come indicato clinicamente. La mielosoppressione è risultata generalmente reversibile e di solito gestibile sospendendo temporaneamente Tasigna o riducendo la dose.

Prolungamento del QT

Nilotinib ha mostrato di prolungare in modo concentrazione-dipendente la ripolarizzazione ventricolare cardiaca misurata dall’intervallo QT all’ECG di superficie.
Nello studio di fase III condotto in pazienti con leucemia mieloide cronica di nuova diagnosi in fase cronica trattati con 300 mg di Nilotinib due volte al giorno, la variazione rispetto al basale dell’intervallo QTcF ( intervallo QTc utilizzando il metodo Fridericia ) medio tempo-mediato allo steady state è stata pari a 6 msec. Nessun paziente ha avuto un QTcF maggiore di 480 msec. Non sono stati osservati episodi di torsione di punta.
In uno studio nel volontario sano con esposizioni paragonabili a quelle osservate nei pazienti, la variazione media del QTcF tempo-mediato dopo sottrazione del placebo è stata di 7 msec. Nessun soggetto ha avuto un QTcF maggiore di 450 msec. Inoltre, nessuna aritmia clinicamente significativa è stata osservata durante lo svolgimento dello studio. In particolare non sono stati osservati episodi di torsione di punta ( transitoria o sostenuta ).
Può verificarsi un prolungamento significativo dell’intervallo QT quando Nilotinib è assunto in modo non appropriato con forti inibitori del CYP3A4 e/o con medicinali in grado di prolungare il QT, e/o con il cibo. La presenza di ipokaliemia e di ipomagnesemia può potenziare ulteriormente questo effetto. Il prolungamento dell’intervallo QT può esporre i pazienti al rischio di un esito fatale.
Nilotinib deve essere utilizzato con cautela nei pazienti che hanno o che sono a rischio significativo di sviluppare un prolungamento del QTc, come quelli con sindrome congenita del QT lungo; con malattia cardiaca non-controllata o significativa incluso recente infarto del miocardio, scompenso cardiaco congestizio, angina instabile o bradicardia clinicamente significativa; in trattamento con farmaci antiaritmici o altre sostanze che possono provocare un prolungamento del QT.
E’ consigliabile uno stretto monitoraggio dell’effetto sull’intervallo QTc e si raccomanda di effettuare un ECG basale prima di iniziare la terapia con Nilotinib e come indicato clinicamente. L’ipokaliemia o l’ipomagnesemia devono essere corrette prima della somministrazione di Tasigna e controllate periodicamente durante la terapia.

Morte improvvisa

In pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica e accelerata resistenti e intolleranti a Imatinib con storia precedente di malattia cardiaca o significativi fattori di rischio cardiaco sono stati riportati casi non comuni ( 0.1-1% ) di morti improvvise. In aggiunta al tumore di base erano anche frequentemente presenti co-morbidità e trattamenti concomitanti. Anomalie della ripolarizzazione ventricolare possono essere state dei fattori contribuenti. Non sono stati riportati casi di morte improvvisa nello studio di fase III condotto in pazienti con leucemia mieloide cronica di nuova diagnosi in fase cronica.

Interazioni con altri medicinali

La somministrazione di Nilotinib con farmaci che sono forti inibitori del CYP3A4 ( inclusi, ma non solo, Ketoconazolo, Itraconazolo, Voriconazolo, Claritromicina, Telitromicina, Ritonavir ) deve essere evitata. Nel caso il trattamento con qualsiasi di questi farmaci sia necessario, si raccomanda, se possibile, di interrompere la terapia con Tasigna. Nel caso non sia possibile una transitoria interruzione del trattamento, è indicato uno stretto monitoraggio dell’individuo per il prolungamento dell’intervallo QT.
E’ probabile che l’uso concomitante di Tasigna con prodotti medicinali che sono potenti induttori del CYP3A4 ( ad es. Fenitoina, Rifampicina, Carbamazepina, Fenobarbitale ed erba di San Giovanni ) riduca l’esposizione a Nilotinib in maniera clinicamente rilevante. Pertanto, in pazienti in trattamento con Tasigna, deve essere scelta la somministrazione concomitante di agenti terapeutici alternativi con minor potenziale di induzione del CYP3A4.

Effetto del cibo

La biodisponibilità di Nilotinib è aumentata dal cibo. Tasigna non deve essere somministrato insieme al cibo e deve essere assunto 2 ore dopo un pasto. Nessun cibo deve essere assunto per almeno un’ora dopo l’assunzione della dose. Devono essere evitati succo di pompelmo e altri cibi che notoriamente inibiscono il CYP3A4. Per i pazienti che non riescono a deglutire le capsule, il contenuto di ogni capsula può essere disperso in un cucchiaino da tè di passata di mela e deve essere assunto immediatamente. Non deve essere utilizzato più di un cucchiaino da tè di passata di mela e nessun altro cibo oltre alla passata di mela.

Insufficienza epatica

L’insufficienza epatica ha un modesto effetto sulla farmacocinetica di Nilotinib. In pazienti con insufficienza epatica di natura lieve, moderata o grave, la somministrazione di una dose singola di 200 mg di Nilotinib ha determinato un aumento dell’AUC rispettivamente del 35%, 35%, e 19%, in confronto al gruppo di controllo di soggetti con funzione epatica normale. Il Cmax di Nilotinib allo steady-state è previsto aumentare rispettivamente del 29%, 18% e 22%. Negli studi clinici sono stati esclusi pazienti con valori di alanina transaminasi ( ALT ) e/o aspartato transaminasi ( AST ) maggiori di 2.5 ( o maggiori di 5, se correlati alla malattia ) volte oltre il limite superiore dell’intervallo di normalità e/o valori di bilirubina totale maggiore di 1,5 volte il limite superiore dell’intervallo di normalità. Il metabolismo di Nilotinib è prevalentemente epatico. Pertanto i pazienti con insufficienza epatica possono avere una maggior esposizione a Nilotinib e debbono essere trattati con cautela.

Lipasi sierica

E’ stato osservato un aumento dei valori di lipasi sierica. Viene raccomandata cautela nei pazienti con storia pregressa di pancreatite. Nel caso che gli aumenti della lipasi siano accompagnati da sintomi addominali, si deve interrompere il trattamento con Tasigna e prendere in considerazione misure diagnostiche appropriate per escludere la pancreatite.

Gastrectomia totale

Nei pazienti con gastrectomia totale la biodisponibilità di Nilotinib può essere ridotta. Controlli più frequenti di questi pazienti devono essere presi in considerazione.

Sindrome da lisi tumorale

A causa del possibile verificarsi della sindrome da lisi tumorale prima di iniziare la terapia con Tasigna si raccomanda la correzione di una disidratazione clinicamente significativa e il trattamento di alti livelli di acido urico.

Lattosio

Tasigna capsule contiene Lattosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale. ( Xagena_2010 )

Fonte: Scheda tecnica di Tasigna, 2010



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