Farmaci antiobesità: Rimonabant associato a frequenti effetti avversi psichiatrici


Diversi gruppi di Ricercatori hanno cercato di valutare l’efficacia del Rimonabant ( Acomplia ), un farmaco anti-obesità, sulla progressione dell’aterosclerosi, visto il suo effetto positivo sui lipidi plasmatici, prestando particolare attenzione agli eventuali eventi avversi.

Lo studio ha confrontato il trattamento con Rimonabant ( 20 mg/die ) rispetto a placebo. In tutto sono stati arruolati 839 soggetti obesi e con sindrome metabolica.

Nei soggetti trattati con Rimonabant la progressione della lesione ateromatosa non è risultata significativamente diversa da quella del gruppo placebo ( p=0,22 ). Il farmaco, come atteso, ha ridotto il peso corporeo ( 4,3 kg rispetto a 0,5 kg nel gruppo placebo, p<0,001 ) e ha migliorato il quadro lipidico con aumento del colesterolo HDL e riduzione dei lipidi ( p<0,001 ).

Riguardo agli effetti avversi, il Rimonabant è risultato associato frequentemente a disturbi psichiatrici minori ( 43,4% vs 28,4% nel gruppo placebo, p<0,001 ), con aumento dello stato d’ansia e di depressione.
Non è stato riscontrato invece un incremento dei disturbi psichiatrici gravi.
Nel 33,6% dei pazienti trattati sono comparsi inoltre disturbi gastrointestinali, soprattutto nausea, rispetto al 17,8% dei soggetti che avevano ricevuto il placebo ( p<0,001 ).

Nel caso del Rimonabant sembrano accumularsi i dati relativi alla sua associazione con la comparsa di disturbi psichiatrici in molti pazienti. Se a ciò si associa la sua mancata azione di rallentamento sulla progressione dell’aterosclerosi, rimane solo l’effetto sulla perdita di peso ed occorre valutare se il rapporto rischio-beneficio del farmaco sia ancora favorevole.

Nissen S, Nicholls S, et al. Effect of rimonabant on progression of atherosclerosis in patients with abdominal obesity and coronary artery disease. The STRADIVARIUS randomized controlled trial. JAMA 2008;1547-1560

Tratto da Reazioni – AIFA, 2008

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