Cancro al seno HER2-positivo non-operabile o metastatico: l'FDA ha approvato Enhertu a base di Trastuzumab deruxtecan, per la malattia che progredisce dopo due o più terapie anti-HER2


L'Agenzia regolatoria degli Stati Uniti, FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Enhertu ( fam-Trastuzumab deruxtecan-nxki; Trastuzumab deruxtecan ), un coniugato anticorpo-farmaco ( ADC ) anti-HER2, per il trattamento delle pazienti adulte con carcinoma mammario HER2-positivo non-operabile o metastatico, già sottoposte a due o più terapie anti-HER2 per la malattia metastatica.
Questa indicazione è stata approvata tramite richiesta di valutazione accelerata, sulla base della percentuale della risposta del tumore e della durata di tale risposta al farmaco, dimostrate dai dati dello studio DESTINY-Breast01 presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ) e pubblicati su The New England Journal of Medicine ( NEJM ).
L’approvazione definitiva per questa indicazione può essere condizionata alla verifica e descrizione dei benefici clinici forniti da uno studio confermativo.

L’approvazione dell’FDA si basa sui dati di DESTINY-Breast01, lo studio registrativo di fase II a braccio singolo che ha valutato Enhertu in monoterapia ( 5,4 mg/kg ) in 184 donne affette da carcinoma mammario HER2 positivo metastatico.
I risultati dello studio hanno dimostrato una risposta oggettiva confermata ( ORR ) del 60,3% ( n=111; IC 95%: 52,9-67,4 ), una risposta completa del 4,3% ( n=8 ) e una parziale risposta del 56.0% ( n=103 ).
Al 1 Agosto 2019, la durata mediana della risposta è stata di 14,8 mesi ( IC 95%: 13,8-16,9 ) e la sopravvivenza mediana libera da progressione di 16,4 mesi ( IC 95%: 12.7-NE ), sulla base della durata mediana di follow-up di 11,1 mesi.

Enhertu è stato approvato con un’avvertenza relativa alla malattia polmonare interstiziale ( ILD ) / polmonite e alla tossicità embrio-fetale.

La sicurezza di questo coniugato anticorpo-farmaco è stata valutata mediante un’analisi combinata su 234 pazienti con carcinoma alla mammella HER2-positivo non-operabile o metastatico, a cui era stata somministrata almeno una dose di Enhertu ( 5,4 mg/kg ) nello studio DESTINY-Breast01 e in uno studio di fase I.

La malattia polmonare interstiziale si è presentata nel 9% delle pazienti. Esiti fatali causati da malattia polmonare interstiziale e/o polmonite si sono verificati in 6 pazienti ( 2,6% ), con due decessi già riportati nello studio di fase I e quattro nello studio DESTINY-Breast01 di fase II.
Pazienti e specialisti dovrebbero considerare il rischio di malattia polmonare interstiziale / polmonite e i pazienti dovrebbero essere accuratamente monitorati per potenziali segnali e sintomi.
Se questa malattia viene identificata, dovrebbe essere gestita secondo le informazioni di prescrizione approvate dall’FDA, che prevedono una modifica del dosaggio oppure l’interruzione del trattamento e una terapia steroidea.

Enhertu può causare danni fetali se somministrato a una donna incinta.

Le reazioni avverse più comuni ( frequenza maggiore o uguale a 20% ) sono state: nausea, spossatezza, vomito, alopecia, costipazione, inappetenza, anemia, neutropenia, diarrea, leucopenia, tosse e trombocitopenia.

Le pazienti arruolate in DESTINY-Breast01 sono state sottoposte a una mediana di 5 precedenti terapie ( intervallo: 2 -17 ) nella malattia localmente avanzata / metastatica.
Tutte le pazienti avevano precedentemente ricevuto Trastuzumab, ado-Trastuzumab emtansine, e il 66% di esse aveva ricevuto precedentemente Pertuzumab.

In sintesi, la maggioranza delle donne con tumore alla mammella HER2-positivo metastatico, trattate con Enhertu, hanno risposto al trattamento e con una durata mediana della risposta superiore a 14 mesi.

Circa un cancro al seno su cinque è HER2-positivo. HER2 è una proteina recettore di membrana del tipo tirosin-chinasico presente sulla superficie di alcune cellule tumorali, ed è associata a una malattia aggressiva con una prognosi infausta nelle pazienti affette da carcinoma mammario.
Per valutare la positività a HER2, le cellule tumorali vengono solitamente testate con uno dei seguenti due metodi: immunoistochimica ( IHC ) o ibridazione fluorescente in situ ( FISH ). I risultati del primo test sono riportati come: 0, IHC 1+, IHC 2 + o IHC 3+. Un riscontro di IHC 3+ e/o amplificazione FISH è considerato HER2-positivo. ( Xagena_2019 )

Fonte: Daiichi Sankyo & AstraZeneca, 2019

Xagena_Medicina_2019