Antiaggregante piastrinico Brilinta approvato da FDA per il trattamento delle sindromi coronariche acute


L’FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato l’antiaggregante piastrinico Brilinta ( Ticagrelor ) con l’indicazione riduzione della mortalità per cause cardiovascolari e dell’infarto miocardico nei pazienti con sindromi coronariche acute.

Le sindromi coronariche acute comprendono diverse condizioni, tra cui: angina instabile o infarto miocardico.
Brilinta agisce impedendo la formazione di coaguli di sangue, riducendo in tal modo il rischio di un altro evento cardiovascolare.

Brilinta è stato studiato in combinazione con l'Acido Acetilsalicilico ( Aspirina ).
Nella scheda tecnica di Brilinta è stato aggiunto un boxed warning che avverte che dosi superiori a 100 milligrammi al giorno di Acido Acetilsalicilico, possono diminuire l'efficacia di Ticagrelor.

Negli studi clinici, Brilinta è risultato più efficace del Clopidogrel ( Plavix ) nel prevenire l’infarto miocardico e la mortalità, ma tale vantaggio è stato riscontrato con dosi di mantenimento di Acido Acetilsalicilico da 75 a 100 mg/die.

Il boxed warning informa anche che Brilinta, come altri farmaci che fluidificano il sangue, aumenta il tasso di emorragie e può causare sanguinamenti, talvolta fatali.

Le reazioni avverse più comuni riportate con l’assunzione di Brilinta nel corso degli studi clinici sono state: sanguinamento e difficoltà respiratorie ( dispnea ).

Brilinta è stato approvato con un Risk Evaluation and Mitigation Strategy ( REMS ), un piano per ridurre i rischi correlati al farmaco. Nell'ambito di tale piano, la società produttrice, AstraZeneca, dovrà condurre programmi educazionali rivolti ai medici per informarli del rischio correlato all’uso di dosi più elevate di Acido Acetilsalicilico.
Inoltre, Brilinta sarà dispensato con una Medication Guide rivolta ai pazienti. ( Xagena_2011 )

Fonte: FDA, 2011



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