Ixazomib, un inibitore orale del proteasoma per il trattamento del mieloma multiplo in combinazione con Lenalidomide e Desametasone


Ixazomib ( Ninlaro ) è il primo inibitore del proteasoma orale di seconda generazione da assumere in combinazione con Lenalidomide e Desametasone.
Ixazomib si presenta come capsula da assumere a domicilio una volta a settimana nei giorni 1, 8 e 15 di un ciclo di trattamento di 28 giorni.

La combinazione di tre farmaci ha dimostrato di essere più efficace rispetto ai regimi a due farmaci per trattare il mieloma multiplo recidivato e refrattario, ma finora almeno uno dei prodotti doveva essere somministrato in ospedale, costringendo il paziente ad accessi almeno settimanali alle strutture sanitarie, spesso con considerevoli disagi per spostamenti e tempi di attesa.

Ixazomib è un farmaco orfano e ha ottenuto l’approvazione all’immissione in commercio dalla Commissione Europea in associazione con Lenalidomide e Desametasone, per il trattamento dei pazienti adulti affetti da mieloma, già sottoposti ad almeno una precedente terapia.
Trova impiego nei pazienti che abbiano ricevuto almeno 2 precedenti linee di terapia o in pazienti ad alto rischio citogenetico con una precedente linea di trattamento.

I risultati dello studio TOURMALINE-MM1 nelle due sottopopolazioni pre-specificate hanno dimostrato che l’aggiunta di Ixazomib a Lenalidomide e Desametasone è efficace nell’estendere la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) dei pazienti ad alto rischio citogenetico di circa un anno rispetto alla terapia convenzionale, livellando tale sopravvivenza a quella dei pazienti con rischio citogenetico standard.
Nei pazienti che hanno ricevuto almeno due precedenti linee di trattamento, l’aggiunta di Ixazomib ha determinato un prolungamento della sopravvivenza libera da progressione della malattia di oltre il 70%.

Programma di sviluppo clinico TOURMALINE

Ixazomib continua a essere studiato nel mieloma multiplo attraverso il Programma TOURMALINE con 6 studi di fase III attualmente in corso e ha arruolato ad oggi circa 3.000 pazienti in 40 Paesi:

TOURMALINE-MM1, studia Ixazomib versus placebo, in combinazione con Lenalidomide e Desametasone nel mieloma multiplo recidivante e/o refrattario;

TOURMALINE-MM2, studia Ixazomib versus placebo, in combinazione con Lenalidomide e Desametasone nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi;

TOURMALINE-MM3, studia Ixazomib versus placebo come terapia di mantenimento nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi in seguito a terapia di induzione e trapianto autologo di cellule staminali ( ASCT );

TOURMALINE-MM4, studia Ixazomib versus placebo come terapia di mantenimento nei pazienti con mieloma multiplo di nuova diagnosi che non si sono sottoposti a trapianto ASCT;

TOURMALINE-AL1, studia Ixazomib più Desametasone versus una scelta del medico fra i regimi selezionati nei pazienti con amiloidosi AL recidivante o refrattaria;

TOURMALINE-MM5, studia Ixazomib più Desametasone versus Pomalidomide più Desametasone nei pazienti con mieloma multiplo recidivante e/o refrattario resistenti al Lenalidomide.

Il mieloma multiplo è un cancro delle plasmacellule del midollo osseo. Nel mieloma multiplo un gruppo di plasmacellule, o cellule del mieloma, diventano tumorali e si moltiplicano. Poiché circolano in tutto il corpo, le plasmacellule hanno la possibilità di colpire le ossa, causando fratture, lesioni osteolitiche e conseguente dolore.
Le cellule del mieloma possono colpire anche il sistema immunitario, i reni e i globuli rossi dando anemia e quindi facile affaticamento. ( Xagena_2019 )

Fonte: Takeda, 2019

Xagena_Medicina_2019