Diabete mellito di tipo 2: terapia di combinazione con Victoza
Victoza è una soluzione per iniezione contenente il principio attivo Liraglutide, che trova indicazione nel trattamento dei pazienti adulti affetti da diabete di tipo 2 ( diabete non insulino-dipendente ) per controllare il livello diglicemia. Victoza si usa in combinazione con:
• Metformina o una sulfanilurea, in pazienti con controllo glicemico insufficiente nonostante la dose massima tollerata di Metformina o sulfanilurea in monoterapia; • Metformina e una sulfanilurea o Metformina e un tiazolidinedione ( anche detto glitazone ) nei pazienti con controllo glicemico insufficiente nonostante la duplice terapia.
Victoza è disponibile in penne pre-riempite ( 6 mg/ml ).
Victoza si somministra 1 volta al giorno e può essere iniettato per via sottocutanea nell’addome, nella coscia o nella parte superiore del braccio. Il medicinale può essere assunto in qualsiasi momento, indipendentemente dai pasti, di preferenza alla stessa ora ogni giorno.
La dose iniziale di Victoza è di 0.6 mg. Dopo almeno una settimana, la dose deve essere aumentata a 1.2 mg. Per taluni pazienti, la dose può essere ancora aumentata a 1.8 mg, dopo un’ulteriore settimana, per ottenere un migliore controllo del livello di glicemia.
Nei casi in cui Victoza è aggiunto alla terapia in atto a base di Metformina o di un tiazolidinedione, non è necessario variare le dosi di questi medicinali. Se invece Victoza è aggiunto a un trattamento con una sulfanilurea, spetterà al medico decidere se abbassare o meno la dose di sulfanilurea onde ridurre il rischio di ipoglicemia.
Il diabete mellito di tipo 2 è una malattia in cui il pancreas non produce insulina in quantità sufficiente per controllare il livello di glucosio nel sangue ovvero quando l’organismo non è in grado di utilizzare l’insulina in maniera efficace. Il principio attivo contenuto in Victoza, Liraglutide, è un incretino-mimetico: esso funziona in maniera analoga alle incretine ( ormoni prodotti nell’intestino ), aumentando la quantità di insulina rilasciata dal pancreas in risposta al cibo. Ciò aiuta a tenere sotto controllo i livelli di glucosio nel sangue.
Victoza è stato analizzato in 5 studi principali su 3 978 adulti affetti da diabete mellito di tipo 2, e più precisamente: uno studio in monoterapia che ha confrontato Victoza, somministrato da solo, con Glimepiride ( una sulfanilurea ); due studi in terapia duale che hanno confrontato Victoza in associazione a Metformina oppure Victoza in associazione a Glimepiride con Metformina oppure Glimepiride assunto con un placebo; due studi in terapia tripla che hanno confrontato Victoza in associazione a Metformina e Glimepiride o Rosiglitazone ( un tiazolidinedione ), con trattamenti che includevano un placebo o un altro medicinale antidiabetico al posto di Victoza..
Il principale indicatore di efficacia era la variazione della quantità di una sostanza presente nel sangue detta emoglobina glicosilata ( HbA1c ) trascorsi sei mesi o un anno. L’HbA1c offre un’indicazione sul grado di controllo del glucosio nel sangue.
Le combinazioni comprendenti Victoza si sono dimostrate maggiormente efficaci nel controllare la glicemia, rispetto alle combinazioni in cui la Liraglutide non compariva. Le terapie duali, contenenti Victoza e Metformina o una sulfonilurea hanno permesso delle riduzioni di HbA1c pari a circa l’1%, mentre nessuna riduzione è stata registrata in assenza di Victoza. Le terapie a tre farmaci comprendenti Metformina e una sulfonilurea o un tiazolidinedione hanno permesso una riduzione di 1.3-1.5% rispetto a una riduzione pari o inferiore a 0.5% senza Victoza.
In monoterapia, è stata ugualmente riscontrata una riduzione di HbA1c maggiore con Victoza che con Glimepiride. Tuttavia lo studio non era sufficiente a suffragare l’uso di Victoza in monoterapia.
Gli effetti indesiderati più comuni riscontrati con Victoza, utilizzato in combinazione con altri farmaci antidiabetici ( in più di 1 paziente su 10 ) sono ipoglicemia, mal di testa, nausea e diarrea.
Victoza non deve essere somministrato a persone che potrebbero essere ipersensibili ( allergiche ) a Liraglutide o a uno qualsiasi degli altri componenti. ( Xagena_2009 )
Fonte: EMEA, 2009
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