STAMP inibitori: Scemblix a base di Asciminib nel trattamento della leucemia mieloide cronica


La leucemia mieloide cronica è un tumore ematologico raro che colpisce quasi 9mila italiani. Nonostante i progressi terapeutici, un alto numero di pazienti deve cambiare terapia perché sviluppa resistenza o intolleranza ai farmaci attualmente disponibili.

Scemblix, il cui principio attivo è Asciminib, è una nuova opzione terapeutica in questa popolazione di pazienti.

Asciminib è il capostipite di una nuova generazione di farmaci, i cosiddetti STAMP inibitori ( Specifically Targeting the ABL Myristoyl Pocket ).
Asciminib si lega in maniera altamente specifica al sito miristoilico sul dominio chinasico di BCR-ABL1 arrestando la progressione delle cellule tumorali in maniera altamente efficace e tollerabile.

Scemblix trova indicazione nei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica con cromosoma Philadelphia positivo in fase cronica ( LMC-CP Ph+ ) con resistenza o intolleranza ad almeno due precedenti inibitori tirosin-chinasici.

La leucemia mieloide cronica è causata dalla proliferazione incontrollata delle cellule staminali del midollo osseo e gli inibitori tirosin-chinasici ( TKI ) sono i farmaci usati per il trattamento, ma molti pazienti sviluppano resistenza o intolleranza alla terapia.

Asciminib presenta un nuovo meccanismo d’azione. A differenza degli altri inibitori della tirosin-chinasi, Asciminib si lega in maniera altamente specifica alla tirosin-chinasi BCR-ABL1, l’interruttore che accende la malattia.
Questo si associa a una maggiore efficacia e a un buon profilo di tollerabilità.

L’efficacia di Asciminib è confermata dai dati dello studio registrativo di fase III ASCEMBL che ha evidenziato, dopo 24 settimane di trattamento, un tasso di risposta molecolare maggiore ( MMR ) quasi doppio ( 25,5% vs 13,2% ) rispetto a un altro inibitore tirosin-chinasico; efficacia confermata anche a 96 settimane con un tasso di risposta molecolare superiore al 37,6% per Asciminib contro il 15,8% dell’altro inibitore tirosin-chinasico.

I risultati positivi di Asciminib sono confermati anche dall’esperienza nella pratica clinica.
Uno studio di fase 1 ha valutato, per una durata mediana di 4 anni, gli effetti di Asciminib nei pazienti fortemente pre-trattati, e ha dimostrato sicurezza, tollerabilità ed efficacia a lungo termine.

Gli effetti indesiderati più comuni di Scemblix ( che possono riguardare più di 2 persone su 10 ) sono: dolore ai muscoli, alle articolazioni e alle ossa, infezioni delle vie respiratorie superiori ( naso e gola ), trombocitopenia ( bassi livelli di piastrine nel sangue ), stanchezza, cefalea, enzimi pancreatici aumentati, dolore addominale, diarrea e nausea.
Gli effetti indesiderati gravi più comuni di Scemblix ( che possono riguardare fino a 1 persona su 10 ) sono: versamento della pleura ( liquido intorno ai polmoni ), infezioni delle vie respiratorie inferiori ( infezioni dei polmoni, quali bronchite o polmonite ), trombocitopenia, febbre, pancreatite ( infiammazione del pancreas ), dolore toracico ( non-cardiaco ) e vomito. ( Xagena_2023 )

Fonte: AIFA, 2023

Xagena_Medicina_2023