Sclerosi multipla recidivante-remittente e trattamento con Dimetilfumarato
Tecfidera, noto in precedenza come BG-12, ha come principio attivo il Dimetilfumarato, una formulazione che è stata sviluppata appositamente per l'utilizzo da parte di persone con sclerosi multipla. Un composto chimicamente correlato, Fumaderm ( Dimetilfumarato ed esteri dell'Acido Fumarico ), è stato utilizzato a dosi più elevate per decenni in Germania per trattare gli episodi di psoriasi acuta.
Sebbene il suo esatto meccanismo d'azione non sia noto, Tecfidera è ritenuto inibire le cellule immunitarie e le molecole ad attività immunitaria, e può avere proprietà antiossidanti che potrebbero essere protettive nei confronti dei danni al cervello e al midollo spinale.
Studi clinici
Studio DEFINE - DEFINE ( Determination of the Efficacy and safety of oral Fumarate IN rElapsing-remitting MS ) è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato verso placebo, con confronto di due dosaggi, per determinare l’efficacia e la sicurezza del Dimetilfumarato ( 240 mg, BID [ due volte al giorno ] o TID [ tre volte al giorno ] ) e che ha coinvolto 1.237 persone affette da sclerosi multipla recidivante-remittente.
L’obiettivo primario era stabilire se il Dimetilfumarato fosse efficace nel ridurre la percentuale di pazienti recidivanti a due anni. Gli endpoint secondari comprendevano la riduzione del numero di nuove o più estese lesioni iperintense in T2 e di lesioni captanti il Gadolinio mediante risonanza magnetica per immagini ( MRI ), la riduzione del tasso di recidiva annualizzato ( ARR ) e la riduzione della progressione della disabilità misurata sulla base della scala EDSS. Ulteriori endpoint comprendevano la sicurezza e la tollerabilità del Dimetilfumarato.
Nello studio DEFINE, è stata osservata una significativa riduzione della percentuale di persone in trattamento con Tecfidera che erano andate incontro a recidive a 2 anni, rispetto a quelle trattate con placebo. Per coloro che hanno assunto la dose di due volte al giorno [ BID ], il 27% ha presentato recidive, contro il 46% di coloro che avevano ricevuto placebo, una riduzione del 49% del rischio di recidiva.
Tutti gli endpoint secondari sono risultati soddisfatti nei gruppi Tecfidera, tra cui impatto significativo su attività di malattia rilevata mediante la risonanza magnetica, e la riduzione del rischio di confermata progressione della disabilità, rilevata mediante la scala EDSS.
La percentuale di coloro che hanno presentato progressione della disabilità nell’arco di 2 anni è stata del 16% per il Dimetilfumarato BID rispetto al 27% per il placebo, una riduzione del 38% del rischio di disabilità.
Studio CONFIRM - Lo studio CONFIRM ( COmparator and aN oral Fumarate In Relapsing-remitting MS ) è uno studio randomizzato, in doppio cieco, controllato versus placebo, con confronto di due dosaggi di Dimetilfumarato, volto a determinare l’efficacia e la sicurezza del farmaco.
Lo studio ha coinvolto 1.430 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente.
Nello studio sono stati valutati due regimi di dosaggio del Dimetilfumarato, 240 mg due volte al giorno ( BID ) e 240 mg tre volte al giorno ( TID ), oltre a un altro trattamento attivo, il Glatiramer acetato ( Copaxone ) per iniezione sottocutanea giornaliera da 20 mg, come comparatore di riferimento.
Sia i gruppi trattati con il Dimetilfumarato sia quello che ha ricevuto il Glatiramer acetato sono stati confrontati con il gruppo placebo.
L’obiettivo primario era stabilire se il Dimetilfumarato fosse efficace nel ridurre il tasso di recidive cliniche a due anni.
Tra gli endpoint secondari rientravano la riduzione del numero di nuove o più estese lesioni iperintense in T2 e del numero di lesioni ipointense in T1 non-captanti ( la risonanza magnetica è stata effettuata in un sottogruppo di pazienti ); la percentuale di pazienti con recidive, e la percentuale di pazienti con progressione della disabilità misurata mediante la scala EDSS. Sono state esaminate anche la sicurezza e la tollerabilità del Dimetil fumarato.
Nello studio CONFIRM, c'è stata una significativa riduzione del numero medio annuo di ricadute di sclerosi multipla ( ARR ) nei gruppi Tecfidera rispetto al gruppo placebo.
Per coloro che hanno assunto Dimetifumarato due volte al giorno, l’ARR è risultato ridotto del 44% rispetto al placebo.
Riguardo agli endpoint secondari è stata riscontrata una significativa riduzione della attività di malattia alla risonanza magnetica e della percentuale di pazienti che hanno presentato ricadute nei gruppi Dimetilfumarato rispetto a quelli del gruppo placebo. In questo studio, la progressione della disabilità non è stata ridotta in maniera significativa nei gruppi Tecfidera rispetto al gruppo placebo.
Avvertenze e precauzioni
Tecfidera riduce la conta dei linfociti, ma non sono stati segnalati infezioni significative o gravi. Gli enzimi epatici sono risultati elevati, ma non ci sono state segnalazioni di danno epatico significativo o di insufficienza epatica.
Effetti indesiderati
Gli effetti indesiderati più comuni negli studi clinici di Tecfidera sono stati rossore ( sensazione di calore o di prurito e una colorazione cutanea rossa ) e disturbi gastrointestinali ( quali diarrea, nausea e dolore addominale del tratto superiore ).
L'incidenza di questi eventi negli studi clinici è stata più elevata nel primo mese di trattamento, per poi ridursi nel tempo.
L’assunzione di Tecfidera con il cibo permette di ridurre le vampate di calore. ( Xagena_2012 )
Fonte: National MS Society, 2012
Neuro2012 Farma2012
XagenaFarmaci_2012