Gli effetti indesiderati della Sibutramina, un farmaco anti-obesità
Interrompere il trattamento se la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca aumentano.
La maggior parte degli effetti collaterali si sono verificati all'inizio del trattamento (durante le prime 4 settimane). La loro gravità e frequenza sono diminuite nel tempo. In generale non sono stati gravi, non hanno comportato l'interruzione del trattamento e sono risultati reversibili. Gli effetti collaterali vengono riportati qui di seguito, suddivisi per apparato /sistema (molto frequente >10%, frequente 1-10%): Gli eventi avversi elencati di seguito, clinicamente rilevanti, si riferiscono a singoli casi verificatisi in corso di trattamento con Sibutramina: Nefrite interstiziale acuta. Gomerulonefrite mesangiocapillare. Porpora di Henoch-Schonlein. Convulsioni. Trombocitopenia. Aumento reversibile degli enzimi epatici. Attacco psicotico acuto dopo trattamento, in un paziente con disturbo schizoaffettivo, probabilmente presente già prima del trattamento. Raramente sono stati osservati sintomi quali cefalea e aumento dell'appetito. Non esiste alcuna evidenza di una sindrome da sospensione da trattamento o da astinenza, nè di variazioni d'umore in seguito all'interruzione della terapia. Sono stati riferiti rari casi di visione offuscata dalla farmacovigilanza post-marketing.
Alterazioni a carico del sistema cardiovascolare.
È stato osservato un aumento medio dl 2-3 mmHg della pressione sistolica e diastolica a riposo ed un incremento medio della frequenza cardiaca di 3- 7 battiti al minuto. Non si può escludere che, in casi isolati, si possano verificare incrementi della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca superiori a quelli indicati. Un eventuale aumento clinicamente rilevante della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca tende a verificarsi nella fase iniziale del trattamento (nelle prime 4-12 settimane). In questi casi, il trattamento deve essere interrotto. ( Xagena_2001 )