Crizotinib nel carcinoma al polmone non-a piccole-cellule con riarrangiamenti del gene ALK


L’analisi delle alterazioni molecolari di ALK ( Anaplastic Lymphoma Kinase ) si rende necessaria per la scelta della migliore strategia terapeutica in pazienti selezionati con carcinoma al polmone non-a piccole-cellule ( Non-small Cell Lung Cancer: NSCLC ), in stadio IIIB e IV che, in presenza di riarrangiamenti del gene, possono beneficiare del trattamento con inibitori di ALK.

Crizotinib ( Xalkori ) è un inibitore tirosinchinasico orale selettivo di ALK e MET, che inibisce la tirosin-fosforilazione di ALK.

In uno studio clinico di fase I sono stati valutati il profilo di tossicità e l’efficacia di Crizotinib in una coorte di pazienti con tumore NSCLC e riarrangiamento di ALK.

Nei 119 pazienti trattati, che avevano ricevuto nel 29% dei casi una precedente linea di chemioterapia e nel 59% 2 o più linee, sono state osservate risposte obiettive nel 61% dei pazienti e una stabilità di malattia nel 27% dei casi, con un controllo di malattia nell'88% dei pazienti.

La sopravvivenza libera da progressione è stata pari a 10 mesi.

La principale tossicità di grado 3-4 è risultata in un aumento reversibile, dopo interruzione del trattamento, della transaminasi GPT nel 4% dei pazienti.

La sopravvivenza ( OS ) mediana dello studio non è stata raggiunta, con OS a 1 anno del 74% e a 2 anni del 54%.

Questi dati hanno portato negli Stati Uniti il 26 Agosto 2011 all’approvazione accelerata di Crizotinib, da parte della Food and Drug Administration ( FDA ), nel trattamento dei pazienti con tumore al polmone non-a-piccole cellule, in stadio localmente avanzato o metastatico, che risultano positivi per riarrangiamento di ALK.

L’uso di Crizotinib è ristretto ai pazienti i cui tumori risultano positivi alla alterazione di ALK mediante un test approvato dalla FDA ( Abbott Vysis ALK Break Apart FISH Probe Kit ).

I risultati dello studio allargato di fase I sono stati confermati da uno studio completato di fase II, che in 136 pazienti tutti pretrattati dalla seconda linea in poi, ha ottenuto un controllo di malattia del 90%, con una risposta complessiva del 50% e una sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) non ancora raggiunta con un follow up mediano di oltre 10 mesi.
Questo studio, PROFILE 1005, prevedeva la determinazione centralizzata con FISH del riarrangiamento di ALK.

Crizotinib è in valutazione in due studi randomizzati di fase III in pazienti con tumore NSCLC ALK-positivi, PROFILE 1007 e PROFILE 1014, che confrontano l’efficacia e la tossicità di Crizotinib con la chemioterapia standard come seconda e prima linea di terapia, rispettivamente. ( Xagena_2013 )

Fonte: AIOM, 2013

Xagena_Medicina_2013