La terapia ormonale sostitutiva associata a rischio di ictus
La terapia ormonale sostitutiva nelle donne in menopausa ha avuto un notevole freno negli ultimi anni per il rischio di tumore mammario e ictus.
Ricercatori del Brigham and Women's Hospital, Harvard Medical School, a Boston negli Stati Uniti, hanno cercato di chiarire se il rischio aumentato di ictus dipendesse dall’età della donna o da altre variabili.
Nell’ambito del Nurses’ Health Study è stata condotta un’analisi prospettica osservazionale, seguendo nel tempo oltre 100.000 donne. Le partecipanti dovevano compilare ogni 2 anni un questionario sulla salute.
Nelle donne trattate c’era un chiaro aumento dei casi di ictus indipendentemente dal tipo di terapia sostitutiva posta in atto ( rischio relativo per le donne trattate con solo estrogeni 1.39; per le donne trattate con terapia estroprogestinica 1.27 ).
Tale rischio è stato osservato a tutte le età.
Il rischio era legato agli estrogeni coniugati e aumentava all’aumentare della dose. La terapia a breve termine ( inferiore a 5 anni) non sembrava favorire la comparsa di ictus, anche se i dati al riguardo non sono attendibili.
I dati di questo studio confermano quelli emersi dallo studio WHI, e indicano che il rischio di ictus è legato alla terapia sostitutiva indipendentemente dall’età in cui si inizia il trattamento. Svolgono un ruolo determinante la dose dei farmaci impiegati e la durata del trattamento.
Grodstein F, Manson J, et al. Postmenopausal hormone therapy and stroke. Role of time since menopause and age at initiation of hormone therapy. Arch Intern Med 2008;168: 861-866
Tratto da Reazioni – AIFA, 2008
Xagena_2008
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